L'impegno patriottico e politico[modifica | modifica wikitesto]
Animato da vivo fervore politico sin da giovanissimo, entrò a far parte della Colonna Insurrezionale Irpina e con Giuseppe Garibaldi, poi suo amico, partecipò al raduno armato di Monterotondo ed alla spedizione per liberare Venezia combattendo anche a Mentana.
Intimo di molti patrioti campani (Matteo Renato Imbriani, Carlo Poerio, Francesco De Sanctis e Felice Cavallotti), nel 1881 rifiutò la candidatura a Deputato del Regno, ma nell'anno seguente accettò la proposta e venne eletto deputato della provincia di Avellino nell'ottobre del 1882 e poi nel maggio 1886 - appoggiato anche dal cugino giornalista Luigi Cassitto - col gruppo repubblicano garibaldino.
Distinguendosi sempre per valore morale, in occasione del terremoto di Casamicciola del 1883 accorse con i suoi operai per portare soccorso, mentre nel 1887 si prodigò in favore degli abitanti di Altavilla colpiti dal colera venendo egli stesso contagiato.
Con i proventi della sua azienda finanziò inoltre gli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano, mentre nel 1871, su espressa richiesta dell'amico Garibaldi, gli inviò 10 sacchi di zolfo per il suo vigneto di Caprera.
Autore di opere politiche scrisse tra l'altro: Una bandiera (Avellino 1894),Ordinamento politico di uno Stato (Benevento 1894), Disegni di legge (Benevento 1894)
Pioniere dell'aviazione italiana[modifica | modifica wikitesto]
Recentemente riscoperto grazie ad alcuni studi e al saggio Storia del Viaggio e Turismo in Italia di Andrea Jelardi (Mursia, 2012), Federico Capone fu pioniere dell'aviazione scavalcando il primato di Enrico Forlanini che, com'è noto, nel 1878 riuscì a far volare per pochi istanti un prototipo di elicottero.
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