I È iniziata l’aria tiepida / e dovremo restare nelle case / per le Antesterie, / le feste dei fiori / in onore a Dioniso.
II Non usciremo, / non festeggeremo, / bensì mangeremo e dormiremo / e berremo il dolce vino / perché dobbiamo combattere.
III Le nostre città lontane, / ornamento della terra asiatica, / hanno portato qui a Gela / gente del nostro popolo / un tempo orgoglioso.
IV Queste genti ci hanno donato / un male nell’aria / che respiriamo se siamo loro vicini, / il male ci tocca e resta con noi / e da noi passa ai nostri parenti.
V Il tempo trascorrerà / e sarà il nostro alleato, / il tempo ci aiuterà / a guardare senza velocità / il quotidiano trascorrere del giorno.
VI Siamo forti e abbiamo sconfitto molti popoli / e costruito grandi città, / aspettiamo che questo male muoia, / restiamo nelle case / e tutti insieme vinciamo.
Eracleonte di Gela
Ha inventato una poesia e l'ha attribuita allo storico greco Eracleonte da Gela, premurandosi prima di controllare che non fosse mai esistito qualcuno con un nome simile.
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2020/04/04/news/palermo_coronavirus_la_poesia_del_finto_storico_greco_recitata_da_zaia-253130104/
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