venerdì 14 dicembre 2018

Pier Giorgio Caselli - ScuolaNonScuola

AMA I TUOI NEMICI
Cari amici, vorrei ricordare che cercare di vincere i propri condizionamenti, le proprie paure o le proprie debolezze vuole solo dire rinforzarle.
La chiave davvero potente, degli iniziati, è osservare i condizionamenti benevolmente...
Proprio come se anziché essere i nostri nemici, fossero dei bimbi birbanti.
Quando cade la lotta contro loro, cosa diventano?
Non solo non mi sono più avversi, non mi sottraggono più energia... Ma ora me la danno
Proprio come l'uomo comprendendo il fuoco non solo non ne viene più bruciato, ma può riscaldarci casa e cucinarci...
Così l'iniziato sorridendo ai propri condizionamenti, ha ora la loro energia dalla sua parte...
E ora che quell'energia non è più frenata dalla lotta di una parte di me (la "buona") contro l'altra (la "cattiva o infantile") può naturalmente fluire verso l'alto.
Accade da sé. Non c'è una fatica yoga per mandare l'energia su, per svegliare la kundalini...
Sale spontanea, si raffina dal carbone al diamante da sé...
A me solo risiedere in quella presenza accesa e accogliente. Accogliente anche verso "I miei nemici"...
Non è forse questo uno degli aspetti meno visti dell'insegnamento del grande Maestro dei maestri "Ama i tuoi nemici"?
Non solo i "nemici" esteriori ma anche quelli interiori.. Che ci appaiono nemici proprio quando abbiamo una visone duale e divisoria, cioè non iniziatica?
Allora l'energia non più in lotta contro se stessa... Non più in quella continua tensione che il mondo continuamente pare avere... Sempre in lotta e contro qualcosa o qualcuno....
Allora sale spontaneamente, divenendo una silenziosa emanazione. Non vista dalla gente. Ma molto potente e capace di elevare la coscienza globale.
In alcune tradizioni esoteriche viene chiamato "profumo"... Anche i rosacroce ne parlano, come l'aroma che si dipana dall'anima fiorita.
E questo sicuramente permette di cogliere le parole del grande Gandhi più profondamente, vero?
Questa emanazione silenziosa accoglie le piccolezze e gli "errori" altrui perché, prima, è stata capace di accogliere le proprie. Allora può emanare all"esterno quello che è già accaduto all'interno...
Ed è questa una delle modalità della nuova coscienza emergente: Non convincere, non pressare, non cercare di portare qualcuno alla propria pratica, al proprio mantra, al proprio gruppo o alle prorie idee (tutte cose rispettate ma appartenenti alla vecchia coscienza egoica..)
Ma espandere silenziosamente una presa di coscienza più elevata. Allora non ci sono prediche né sermoni noiosi... Ma un amore invisibile che tutto accoglie senza preferenze... E che solo davvero migliora il mondo.
Possa questa comprensione far amare ogni lato di noi così come è, e non come l ego lo vorrebbe... E poi divenire amorevole accoglienza intorno a noi.
Per ogni cosa. Per tutti gli esseri.
Un abbraccio felice
Pier Giorgio Caselli - ScuolaNonScuola
"UNA ROSA NON HA BISOGNO DI PREDICARE. SI LIMITA A DIFFONDERE IL PROPRIO PROFUMO". (MAHATMA GANDHI)

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