martedì 24 novembre 2020

L' uomo è antiquato

Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti.
I metodi militari sono superati.
Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini.
L’ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate.
In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l’istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale.
Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi.
Bisogna fare in modo che l’accesso al sapere diventi sempre più difficile e elitario.
Ridurre drasticamente l’istruzione, riportarla ad una forma di inserimento professionale.
Niente filosofia.
Anche in questo caso bisogna usare la persuasione e non la violenza diretta: si diffonderanno massivamente, attraverso la televisione, divertimenti che lusinghino sempre l’emotività o l’istintivo.
Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso.
È cosa buona, con chiacchiere e musica incessante, l’impedire lo spirito di pensare.
Il divario tra il popolo e la scienza, che l’informazione destinata al grande pubblico sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo.
Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani.
Come tranquillante sociale, non c’è niente di meglio.
In generale si farà in modo di bandire la serietà dell’esistenza, di ridicolizzare tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l’euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana.
E il modello della libertà.
Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, che l’unica paura — che dovrà essere mantenuta —  sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.
L’ uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come deve esserlo un gregge.
Tutto ciò che permette di far addormentare la sua lucidità è un bene sociale; tutto ciò rischia di causare il suo risveglio deve essere ridicolizzato, soffocato, combattuto.
Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali.
Gunther Anders


giovedì 12 novembre 2020

Effetto Flynn rovesciato

"Il QI medio della popolazione mondiale, che dal dopoguerra alla fine degli anni '90 era sempre aumentato, nell'ultimo ventennio è invece in diminuzione...
È l’inversione del cosiddetto effetto Flynn. Sembra che il livello d’intelligenza misurato dai test diminuisca soprattutto nei paesi più sviluppati. Molte possono essere le cause di questo fenomeno. Una potrebbe essere l'impoverimento del linguaggio. Diversi studi dimostrano infatti la diminuzione della conoscenza lessicale e l'impoverimento della lingua: non si tratta solo della riduzione del vocabolario utilizzato, ma anche delle sottigliezze linguistiche che permettono di elaborare e formulare un pensiero complesso. 
La graduale scomparsa dei tempi (congiuntivo, imperfetto, forme composte del futuro, participio passato) dà luogo a un pensiero  limitato al momento.
La semplificazione dei tutorial, la scomparsa delle maiuscole e della punteggiatura sono esempi di “colpi mortali” alla precisione e alla varietà dell'espressione. 
Meno parole e meno verbi coniugati implicano meno capacità di esprimere le emozioni e meno possibilità di elaborare un pensiero. 
Già in passato alcuni studi hanno dimostrato come parte della violenza privata e pubblica derivi direttamente dall'incapacità di descrivere le proprie emozioni attraverso le parole. 
Senza parole per costruire un ragionamento, il pensiero complesso è reso impossibile. 
Più povero è il linguaggio, più il pensiero scompare. Se non esistono pensieri, non esistono pensieri critici. E non c'è pensiero senza parole. Come si può costruire un pensiero ipotetico-deduttivo senza il condizionale? Come si può prendere in considerazione il futuro senza una coniugazione al futuro? Come è possibile catturare una temporalità, una successione di elementi nel tempo, siano essi passati o futuri, e la loro durata relativa, senza una lingua che distingue tra ciò che avrebbe potuto essere, ciò che è stato, ciò che è, ciò che potrebbe essere, e ciò che sarà dopo che ciò che sarebbe potuto accadere, è realmente accaduto? 
Non c'e' la necessità di semplificare l'ortografia, scontare la lingua dei suoi “difetti”, abolire i generi, i tempi, le sfumature, tutto ciò che crea complessità.
Non c'è libertà senza necessità. Non c’è bellezza senza il pensiero della bellezza."

Christophe Clavé

mercoledì 11 novembre 2020

Sarà vero?

Cosa significa la frase “per vincere la paura devi diventare paura"?

Significa non opporti, lasciala emergere ed osservala dall’interno; come puro testimone.
Senza agire, indaga sulla sua natura e segui le tracce fino all’Origine; là troverai il tesoro nascosto.
Infine accogli, nel Cuore puro, quella parte di te che era rimasta nell’ombra.
 
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Eppure in tutta questa ingarbugliata situazione, 
dove tutto sembra andare storto,
alle volte pare di percepire
che anche il male brami un risveglio,
che ogni accadimento in fondo
conduca alla luce.
Alle volte per brevi attimi,
sembra che il male giunga
per arrecare il bene.
Che strana sensazione,
e quanto arduo è da descrivere,
ma se lo sguardo è ampio
e le passioni sono a freno,
lo si coglie.
Cos'è l'oscurità,
se non l'eterno desiderio della luce?
Ed è in quei momenti eterni e senza tempo
che giunge la fede, la fiducia in fondo,
nella perfezione, nell'imparzialita',
nella rettitudine assoluta
dell'Anima Mundi.


Andrea Sacchi, Allegoria_della_divina_sapienza, 1629


martedì 3 novembre 2020

Koan zeb

"Sto per fare una domanda" disse il Re Melinda al venerabile Nagasuma.

"Mi puoi rispondere?"

Nagasuma disse: "Per favore fai la tua domanda".

Il Re disse: "Ho gia chiesto".

Nagasuma disse: "Ho gia risposto".

Il Re disse: "Cosa hai risposto?"

Nagasuma disse: "Cosa hai chiesto?"

Il Re disse: "Non ho chiesto niente".

Nagasuma disse: "Non ho risposto niente".