martedì 1 dicembre 2015

Difendo la città

Un giorno all'improvviso... Mi innamorai di te... Il cuore mi batteva... Non chiedermi il perché... Di tempo ne è passato... Ma sono ancora qua... E oggi come allora... Difendo la città... Ale ale ale ale ale ale

giovedì 26 novembre 2015

Osho

Ogni bambino nasce felice. Ogni bambino nasce innocente e meraviglioso. Ma poi accade qualcosa e tutti quei bambini meravigliosi si perdono; la loro innocenza viene distrutta.Tutta la loro felicità si trasforma in disperazione..Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell’uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto? Quel segreto è anche il mio. Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l’aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia. E’ qui e ora. Non pensa al passato, non pensa al futuro. E qualsiasi cosa fa, lo fa con totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa. Il segreto della felicità è tutto qui: qualsiasi cosa fai non permettere al passato di distrarre la mente e non permettere al futuro di disturbarti. Perché il passato non esiste più e il futuro non esiste ancora. Vivere nei ricordi, vivere nell’immaginazione significa vivere una vita non esistenziale; e vivendo fuori dall’esistenza ti sfugge cosa l’esistenza è. Sarai inevitabilmente infelice, perché per tutta la vita ti lascerai sfuggire la vita stessa. Perdi un’occasione dopo l’altra, ma la vita non ti dà due istanti contemporaneamente: te ne dà solo uno alla volta! E quell’istante può essere vissuto oppure ce lo si può lasciare sfuggire.

venerdì 6 novembre 2015

Circolo

Mirra Alfassa (mèrè)  la Madre

lunedì 19 ottobre 2015

G.R.

La fortuna è Dio, il destino sono Io
Gustavo Adolfo ROL

sabato 17 ottobre 2015

Idea

Federico II

Nicola Cusano

Cesare Vanini
Giordano Bruno

Viktor Schauberger

Rudolf Steiner  Goetheanum



Max Born

Wilhelm Reich

Max Planck
Pedro Calderón de la Barca
Nikola Tesla

Chi è ?




Stanislav Evgrafovič Petrov

martedì 13 ottobre 2015

impossible

Start by doing what's necessary, then what is possible . And suddenly you will be surprised to do the impossible...

domenica 20 settembre 2015

SUD

Quello che ti fa sentire meridionale sono le sfumature che solo chi conosce il Sud riesce a cogliere: sono le leggi non scritte che regolano la vita di ogni giorno, quello che ai forestieri sembra caos, e invece ha un ordine ben preciso.

mercoledì 9 settembre 2015

La corsa del Topo - The Rat Race alias La ruota del criceto

reinterpretato dal libro “Padre Ricco Padre Povero" dell'imprenditore statunintese Robert Kiyosaki. Uno dei primi concetti importanti di cui parla Kiyosaki in questo suo testo: La Corsa del Topo


Nasce un figlio, che poi va a scuola.
Poi passa all’università e si laurea.
Poi? Spesso c’è un Master di specializzazione e finalmente il ragazzo può puntare ad un buon lavoro, un bel posto fisso.
In alternativa può diventare un professionista…
Fa carriere, se gli va bene, potrebbe finire nell’amministrazione pubblica…
Guadagna bene ed inizia ad usare le prime carte di credito…
Con un pò di soldi in tasca inizia a frequentare locali in cui conosce coetanei e se gli va bene trova un partner con cui sposarsi: finalmente due redditi in una sola casa!
La coppia si sente forte e decide di comprare un “nido d’amore”, un’auto, l’ultimo modello di televisore e di andare spesso in vacanza.
Arriva poi il giorno di un piccolo erede.
Inizialmente il figlio porta parecchie spese, perciò la coppia è costretta a fare qualche straordinario per mantenere il tenore di vita…
Magari arriva anche una promozione o un aumento di stipendio, ma il secondo figlio è alle porte…
Col secondo figlio, i due giovani sposi devono impegnarsi ancora più diramente sul lavoro… sempre con lo scopo di aumentare i redditi.
A questo punto, può rivelarsi necessario un secondo lavoro.
Sale il reddito, sale proporzionalmente anche lo scaglione dell’imponibile fiscale, sale la tassa immobiliare sulla casa più grande che è stato necessario prendere e con queste, tutte le varie imposte…
I due giovani guadagnano un buono stipendio mensile, ma – giustamente – si chiedono dove finiscano tutti i loro soldi.
“La coppia felice, nata 35 anni fa, è ormai intrappolata nella Corsa del Topo per il resto dei suoi giorni lavorativi.
Lavorano per i proprietari dell’azienda in cui sono impiegati, per le tasse che mantengono lo stato, per pagare le carte di credito ed estinguere il mutuo immobiliare contratto con la banca.”
E cosa insegnano ai loro figli?
“a studiare sodo, prendere buoni voti e trovare un posto fisso”!
Non sanno nulla sul denaro e non fanno nulla per imparare, perchè non sanno di non sapere.
Il risultato?
Faticano come schiavi per un’intera vita e tramandano alle generazioni successive lo stesso destino: la Corsa del Topo!
“I bambini passano anni in un sistema educativo antiquato a studiare materie che non useranno mai, preparandosi per un mondo che non esiste più.”
Oggi il consiglio più pericoloso che puoi dare ad un ragazzo è: “Va’ a scuola, prendi voti alti e poi cercati un lavoro sicuro”
E’ un consiglio vecchio e sbagliato. E’ solo un’abitudine culturale: “è sempre stata la cosa giusta da fare”.

martedì 4 agosto 2015

Vola piccolo gabbiano

Vola piccolo gabbiano,
vola
Sin dove si fondono cielo e mare
E vento e onde cantano e piangono l’accordo della nostalgia,
vola su questa meste quiete,
dove il mare giace silente,
sino a quanto di te la volontà e lo speme
sconfiggeranno lo spazio infinito.
Vola piccolo gabbiano,
da colei che più di tutte ho amato.
Leggero come un uccello è l’animo mio se presto saremo uniti.

(Giordano Bruno)

martedì 28 aprile 2015

Il principio della rana bollita, utilizzato dal filosofo americano Noam Chomsky,
 fa riferimento alla Società, ai Popoli che accettando passivamente, il 
degrado, le vessazioni, la scomparsa dei valori, dell'etica, ne 
accettano di fatto la deriva.
 
Il principio della rana bollita
Immaginate in un pentolone pieno d'acqua fredda, nel quale nuota tranquillamente una rana.
Il fuoco è acceso sotto la pentola, l'acqua si riscalda pian piano.
Presto l'acqua diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole.
La temperatura sale. Adesso l'acqua è calda, un pò più di quanto la rana non apprezzi.
La rana si scalda un pò tuttavia non si spaventa.
Adesso l'acqua è davvero troppo calda, e la rana la trova molto sgradevole.
Ma si è indebolita, e non ha la forza di reagire.
La rana non ha la forza di reagire, dunque sopporta. Sopporta e non fa nulla per salvarsi.
La temperatura sale ancora, e la rana, semplicemente, finisce morta bollita.
Ma se l'acqua fosse stata già bollente, la rana non ci si sarebbe mai immersa, avrebbe dato un forte colpo di zampa per salvarsi.
Ciò significa che quando un cambiamento viene effettuato in maniera sufficientemente lenta e graduale sfugge alla coscienza, e non suscita nessuna reazione, nessuna opposizione.
 

lunedì 23 febbraio 2015

Risonanza - Ut omnia unum sint

domenica 22 febbraio 2015

ExoTropic Mind

Grazie per i commenti.

sabato 7 febbraio 2015

Video

 Terra dei..

giovedì 5 febbraio 2015

"A Morte Devagar" Martha Medeiros

"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.
Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di
gran lunga
maggiore
del semplice fatto di respirare!
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida
felicità."
"Martha Medeiros"