domenica 15 aprile 2012
mercoledì 14 marzo 2012
CIUCCI E CORSI
SOCIO AMBIENTALE PRUNO
CORSI PER CIUCCI LIBERI E DE-RAGLIANTI
14-15 Aprile: ONOTERAPIA - Attività di Mediazione con l'Asino nei percorsi ri-educativi e riabilitativi.
21-22 Aprile: ONODIDATTICA - Attività di Mediazione con l'Asino nei percorsi educativi.
9-10 Giugno: ONOTREKKING - Il trekking someggiato e non
“Accademia dei Saperi…de-Raglianti” - PERCORSI FORMATIVI IN MERITO ALLE ATTIVITA' DI MEDIAZIONE CON L'ASINO. PERCHE’ UN’ACCADEMIA: Oggi sempre di più le nuove scoperte scientifiche, basano le attività cognitive - relazionali su nuove metodologie, riconoscendo un valido supporto alla Pet Therapy e in particolare, per talune situazioni, alle Attività di Mediazione con l'Asino. Molte, oggi, sono le richieste delle Attività di cui sopra da parte di Privati ed Aziende Pubbliche, nasce quindi l’esigenza di una formazione approfondita, continua ed elaborata (per offrire Servizi di Alta Qualità Professionale, visto anche il delicato settore di intervento). Le esperienze formative punteranno a trasferire saperi e competenze (teorico-pratiche) da integrare a quelle già in possesso del corsista per lo svolgimento di programmi operativi indirizzati alla Cura ed al Benessere delle persone ed è rivolto a chi, a vario titolo, desidera acquisire nuovi strumenti da utilizzare a supporto delle attività psico - pedagogiche e psico - sociali. Le esperienze formative forniranno le nozioni fondamentali per: comprendere il linguaggio dell'asino e soddisfarne i bisogni, avvalendosi di un "compagno di lavoro" affidabile e motivato. Approfondire le potenzialità e le azioni delle varie aree di interesse formativo (Attività di Mediazione con l'ausilio dell'asino nei Percorsi educativi, ri-educativi e riabilitativi, Trekking someggiato...). Per Sperimentarsi nella relazione con l’asino durante il maneggio e gli incontri, riconoscendone le caratteristiche di "Ruolo" quale Focus Motivazionale, Elemento di Condivisione, Fattore Diversivo, Soggetto di Accreditamento, Luogo di Proiezione. Il percorso formativo si articolerà in più momenti (guidati da docenti diversi, esperti nei vari ambiti). Molto spazio verrà dato alla sperimentazione diretta. Sono pertanto previste dimostrazioni ed esercitazioni guidate, affinché il futuro operatore apprenda le varie modalità di interazione per la gestione dell’incontro con gli utenti. In quanto, oltre a trasferire teorie si punterà ad arricchire il bagaglio dei corsisti attraverso attività di Simulazione, Ricerca-Azione, Laboratori Attivi, Dibattiti Partecipativi, Esperienze Dirette approfondite ed elaborate, per dare loro la possibilità di confrontare le proprie esperienze apprendendo, al contempo, modelli operativi da poter riproporre nelle sedi in cui andranno ad operare ma soprattutto sperimentarsi direttamente (al fine di tessere esperienze di e-ducazione e ri educazione nel senso etimologico del termine: e-ducere=portare fuori, fare emergere il proprio vissuto interiore). Direttore dell’Accademia - Responsabile Tecnico: Roberta Viggiani. Responsabile Organizzativo - Supervisore delle attività di tirocinio: Alessandro Buonerba. DOCENTI: Roberta Viggiani. Referee Pet Operator in Zooantropologia Assistenziale, Referee Pet Operator in Zooantropologia Didattica. Operatrice A.M.A.* - nelle attivita’ educative, ri-educative. *Attivita' di Mediazione con l'Asino www.movimentozoe.it Da più di 10 anni approfondisce percorsi e pratiche volti alla cura e al benessere dell'individuo, esplorando metodi che portano a "mettersi in gioco" e in cui l'incontro con la multiformità del mondo animale (l'asino in primis) diventa fondante per sancire i predicati stessi del nostro essere umani. Presta le sue competenze (comprovate e riconosciute) presso Centri specializzati e Strutture private che promuovono, tra i loro percorsi, Attivita' di Mediazione con l'Asino (sia in ambito educativo che ri-educativo, riabilitativo). Lavora, inoltre, all'organizzazione e svolgimento di Corsi di formazione per Operatori. Damiano Biscossi. Operatore A.M.A.* - esperto in doma dolce. http://www.donkeyproject.it/ Con passione sin dal 1996 ha iniziato a formare Operatori nel primo approccio all'asino. Ha realizzato un format di Corso che ad oggi viene utilizzato in diversi Centri. Si e' sempre dedicato al disagio tramite l'asino interfacciandosi con pazienti psichiatrici, ragazzi autistici e con sindrome di down, adolescenti e scolaresche. Raffaele Principi. Guida ambientale, Operatore A.M.A.* - esperto in trekking s., Maniscalco per asini. www.compagniadeicammini.it/it/profiles/Raffaele_Principi/ Lavora da anni con passione con i propri asini sviluppando trekking s. lungo i Monti Lepini, recuperando antichi percorsi di transumanza, pellegrinaggio e commercio. Ha sviluppato diversi basti con materiali ultraleggeri. Fa parte dello Staff operativo della “Compagnia dei Cammini”. Alessandro Buonerba: Operatore A.M.A.*, Presidente dell’Associazione “A Ruota Libera onlus” (tra le fondatrici dell’Accademia), Direttore del Centro “Asino chi Legge” (sede dell’Accademia formativa). www.aruotaliberaonlus.it/ www.biriciclabile.it/page.php?id=2 CONSULENZE: Psicologi, Educatori, Esperti in Zooantropologia (Professionisti ed Operatori con esperienza e competenze tecniche nelle varie aree di interesse del Corso). COM’ E’ STRUTTURATA L’ACCADEMIA: L’Accademia è strutturata in vari Step-formativi, al fine di “accompagnare” il corsista nella sua esperienza conoscitiva e nell’apprendimento di nozioni via via più approfondite. Sarà lui stesso, dopo l’esperienza del Corso introduttivo, a decidere se proseguire o meno nella sua formazione. Il corsista non “compra un pacchetto” a scatola chiusa, l’esperienza formativa è un momento di crescita personale in cui è la persona stessa a scegliere in base alle proprie esigenze, sperimentando in itinere la qualità del percorso proposto e riconfermandone la fiducia attraverso il suo interesse. Una volta concluso il percorso l’Accademia continuerà a seguire e supportare il neo-Operatore attraverso la diffusione di proposte-offerte, iniziative interessanti (proprie o di Privati/Enti/Associazioni selezionati) e la gestione di un forum online affiancato da una costante disponibilità telefonica e diretta, nonchè facilitandone l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso attività di Tirocinio e/o Pratiche di Campo e mettendo a disposizione i propri contatti e la propria Rete di Asinerie scelte (Rete Asinerie: “Asinerie de-Raglianti” – si consiglia la lettura della CARTA DI INTENTI tra Asinerie e dei doc affini. Richiederli se interessati). QUALI SONO GLI STEP-FORMATIVI: 1) CORSO INTRODUTTIVO ALLE ATTIVITA’ DI MEDIAZIONE CON L’ASINO nei percorsi di Cura e Benessere della persona: per dare un quadro generale della materia e destare interesse nel corsista, motivandolo a proseguire nel percorso intrapreso. E’ strutturato in 5 giornate formative di 8 ore ciascuna da svolgersi in 3 fine settimana. Viene attivato due volte l’anno. Monte ore (di formazione): 40 ore. Periodi di svolgimento: MAGGIO e OTTOBRE (orientativamente). Luogo: Nettuno – Roma (c/o L’Asineria “Asino chi Legge”). Attestato di frequenza a fine Corso. 2) CORSI DI APPROFONDIMENTO: per completare la formazione del futuro Operatore, approfondendo le varie aree di interesse della materia (Onoterapia, Onodidattica, Onotrekking) attraverso attività di simulazione in campo, sperimentazione diretta, simulazioni di progetto etc. Sono strutturati in 2 giornate formative di 8 ore ciascuna da svolgersi in 1 fine settimana. Vengono attivati una volta l’anno (al max due se le richieste sono numerose). Monte ore (di formazione) per ciascun Corso di app.: 16 ore. Periodo di svolgimento: MAGGIO/GIUGNO (orientativamente). Luogo: Nettuno – Roma (c/o L’Asineria “Asino chi Legge”). Attestato di frequenza a fine Corso. (MAGGIO - 16 ore) ONOTERAPIA - Attività di Mediazione con l'Asino nei percorsi ri-educativi e riabilitativi. (GIUGNO - 16 ore) ONODIDATTICA - Attività di Mediazione con l'Asino nei percorsi educativi. (GIUGNO - 16 ore) ONOTREKKING - Il trekking someggiato e le sue valenze: come, dove, quando… I Corsi si svolgono nel Lazio o “itineranti” sul territorio nazionale, in quei luoghi e in quelle strutture (fattorie sociali, asinerie…), i cui referenti ne fanno esplicita richiesta. I Corsi “itineranti” vanno valutati in base alle caratteristiche della struttura che ospita il percorso formativo. In questi casi sia la cadenza che la struttura del Corso possono subire variazioni. Contattarci per i dettagli. Il Corso introduttivo è propedeutico ai successivi (altrimenti possono essere valutate le candidature ai Corsi di approfondimento di chi ha già sostenuto, con altre Associazioni/Enti, Corsi affini al Corso introduttivo da noi proposto, dimostrabili con la presentazione dell’attestato di partecipazione). Nota: I Corsi di approfondimento possono essere svolti separatamente in periodi diversi oppure, prenotandoli insieme, nella stessa sessione con uno SCONTO rispetto alla precedente opzione (140 euro singolarmente, 350 euro prenotandoli insieme. Contattarci per i dettagli). Alla fine di ogni Corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione, mentre al termine del percorso completo (Corso introduttivo + Corsi di approfondimento) verrà rilasciato il Certificato di: “Operatore nelle Attività di Mediazione con l’Asino nei Percorsi educativi, ri-educativi, riabilitativi e ludico-turistici” (per un Monte ore complessivo di: 88 ore di formazione teorico-pratiche + un Monte ore dedicato al Tirocinio da concordare a fine percorso con il Responsabile). Tale attestato verrà rilasciato previo superamento di una Verifica finale di cui i dettagli più avanti. Per i Corsi consultare (periodicamente) il sito www.movimentozoe.com (al link formazione e corsi). PROGRAMMI CORRISPONDENTI E ALTRE INFO IMPORTANTI: 1) CORSO INTRODUTTIVO ALLE ATTIVITA' DI MEDIAZIONE CON L'ASINO nei percorsi di Cura e Benessere della persona. Sba-Ragliando i pregiudizi sull'asino... Il Corso si articolerà in tre momenti formativi e in luoghi differenti (a volte) per dare al corsista la possibilità di confrontarsi con più realtà, condizioni di lavoro, contesti ambientali (con diverse potenzialità e problematiche). Arricchendo, così, il suo bagaglio di esperienza. Ogni momento verrà guidato da un Esperto. MODULO I (primo fine settimana) Sba-Ragliamo i pregiudizi sull'asino. Non piu' Somaro ma compagno di lavoro! Sabato e domenica - 9:30 - 18:30 MODULO II (secondo fine settimana) Impariamo a comprenderci e giochiamo insieme! Sabato e domenica- 9:30 - 18:30 MODULO III (terzo fine settimana-domenica) Mettiamoci in cammino con lui! Domenica - 9:30 - 17:00 Nota: possibilità, qualora la stagione e le condizioni lo permettano, di organizzare un’esperienza/percorso di trekking s. di 2 gg con pernotto in tenda (la proposta verrà eventualmente comunicata ai corsisti prima della loro iscrizione). Per dare al corsista la possibilità di confrontarsi con diverse esperienze: pratiche ed emozionali. Programma Modulo I NUOVE "COLLABORAZIONI" tra Uomo e Asino. All'Asino è toccata, negli ultimi anni, l'etichetta del diverso perchè da sempre stigmatizzato come espressione della stupidità. Di fatto l'immaginario dell'asino porta in superficie tutti i tratti meno apprezzati dall'uomo. Oggi c'è chi torna a prendersi cura dell'asino (che c'è in lui). Accettando il suo essere diverso da chi galoppa a briglie sciolte! Sedotto dall' asino perchè ci si riconosce e nutre il desiderio di non rincorrere più i tratti irraggiungibili dell'uomo ma di recuperare quelli tralasciati per ridargli dignità. Riscattare il pregiudizio legato all'asino vuol dire riscattare il pregiudizio legato alle "diversità". Rifletteremo su: Tipologie di interazioni Uomo - Asino: dalla concezione magico- totemica ed economico-funzionale alla concezione etico-relazionale. Uomo e Asino...una lunga amicizia. Caratteristiche dell'asino nella relazione. Cenni sulle valenze educative, ri-educative, riabilitative che la relazione con l'asino supporta. Come “sancire” la relazione ed arbitrare gli incontri. Cenni rispetto all’organizzazione degli interventi. Programma Modulo II ASINI E NOI. Come l'asino puo' aiutarci a comprendere noi stessi e gli altri. Nell'ambito dei rapporti Uomo-Animale, l'asino proprio per le sue caratteristiche sociali, silenziose, lente, ci permette di entrare in contatto con noi stessi e con il gruppo in modo del tutto naturale. Di riscoprire cio' che gia' conosciamo dalla nascita come ad esempio la capacita' di comunicare attraverso il corpo. Durante questo fine settimana ci conosceremo e sperimenteremo attraverso giochi, simulazioni ed esperienze dirette con gli asini, per provare a: Comprenderci utilizzando il linguaggio del corpo. Creare situazioni per elicitare la relazione. Sperimentare il silenzio e le potenzialità dell’incontro. Condividere l'esperienza in gruppo. Provare a gestire le relazioni a tre con l'asino. Acquisire strumenti per la strutturazione dei percorsi. Utilizzare la scrittura e la narrazione per descrivere l'esperienza. Se possibile: incontro con gli ospiti delle Coop. Sociali che collaborano con l'Accademia. Esperienze dirette in campo. Programma Modulo III IN CAMMINO CON L'ASINO. Metodi ed Esperienze di Trekking Someggiato. Durante il Corso verrà, inoltre, proposta un’escursione guidata con gli asini nella quale sperimentare le valenze (educative, emozionali…) dell’esperienza. Considerato che: il trekking s. è un momento ideale per mettersi alla prova in un contesto dinamico e di gruppo nel quale imparare a lavorare "con" l'asino, leggere le diverse situazioni che si propongono, superare gli imprevisti, vivere momenti di “libertà” emotiva in armonia con l’ambiente. Attraverso questa esperienza si vuole dare un quadro degli adempimenti da seguire prima e durante un trekking s., sia normativi che relativi alla salute dell'asino. Ci soffermeremo sulla scelta delle attrezzature, sulla sicurezza e la programmazione delle uscite differenziate. In sintesi: Maneggio dell'asino e cura dello zoccolo (dimostrazioni). Attrezzature: cosa portare e come sceglierle. Basti e finimenti. Cenni di progettazione-itinerario. Cenni rispetto al quadro normativo di riferimento. Valutazione dei rischi e strategie di risoluzione. COSTI La partecipazione al Corso ha un costo totale di 300,00 euro (pax). E' possibile (concordandolo e verificandone la possibilità, contattarci per questo) la singola partecipazione all'esperienza di trekking (Modulo III): costo 50 euro (pax). È prevista una quota di iscrizione da versare previo bonifico bancario. Contattare Alessandro Buonerba per le modalità di pagamento. 2) ONOTERAPIA - Attività di Mediazione con l'Asino nei percorsi ri-educativi e riabilitativi. Sabato: - Principali ambiti di intervento. - Come strutturare un progetto di Onoterapia dall’incontro con i Centri alla definizione degli obiettivi fino alla pianificazione e Verifica delle attività. - Materiali utili (schede, giochi,…) - Analisi di progetti già svolti. - Simulazione-Progettazione. Domenica: - Organizzazione del Set e del Setting. - Simulazioni di seduta (in campo) divisi in gruppi di lavoro. - Analisi delle attività svolte. COSTI La partecipazione al Corso ha un costo di 140 euro (pax). SCONTO se si prenotano insieme i 3 Corsi di approfondimento (vedi su alla fine del paragrafo: quali sono gli step-formativi…) È prevista una quota di iscrizione da versare previo bonifico bancario. Contattare Alessandro Buonerba per le modalità di pagamento. 3) ONODIDATTICA - Attività di Mediazione con l'Asino nei percorsi educativi. Sabato: - Principali ambiti di intervento. - Come strutturare un progetto di Onodidattica dall’incontro con le insegnanti alla definizione degli obiettivi fino alla pianificazione delle attività. - Materiali utili (giochi, schede…) - Analisi di progetti già svolti. - Simulazione-Progettazione. Domenica: - Organizzazione del Set. - Simulazioni in campo e in aula divisi in gruppi di lavoro. - Analisi delle attività svolte. Se possibile incontro con una scolaresca. COSTI La partecipazione al Corso ha un costo di 140 euro (pax). SCONTO se si prenotano insieme i 3 Corsi di approfondimento (vedi su alla fine del paragrafo: quali sono gli step-formativi…) È prevista una quota di iscrizione da versare previo bonifico bancario. Contattare Alessandro Buonerba per le modalità di pagamento. 4) ONOTREKKING - Il trekking someggiato e le sue valenze: come, dove, quando… (Raffaele Principi). Sabato: MATERIALI e ATTREZZATURE. - Cos’è il basto. - Materiali/attrezzature utili. - Morfologia dell’asino. - Utilizzi del basto. - Corretto bilanciamento del carico. - Costruiamo un basto di emergenza (dimostrazione assemblaggio). Domenica: IL TREKKING SOMEGGIATO. - Differenziamo in base alle possibilità, al focus dell'intervento, alla tipologia di utenza. - Cos’è il trekking someggiato. - Preparazione, cura ed addestramento dell’ asino per il trekking. - Come unire asino e tecnologia. - Nuovi materiali e tecniche al servizio del trekking someggiato. - Cartografia ed orientamento. - La cura dello zoccolo: niente più ferratura. COSTI La partecipazione al Corso ha un costo di 140 euro (pax). SCONTO se si prenotano insieme i 3 Corsi di approfondimento (vedi su alla fine del paragrafo: quali sono gli step-formativi…) È prevista una quota di iscrizione da versare previo bonifico bancario. Contattare Alessandro Buonerba per le modalità di pagamento. ***(Per tutti i Corsi): VITTO E ALLOGGIO Per l'alloggio verranno fornite indicazioni relative a strutture agrituristiche e b&b vicino la sede del Corso. Per i pranzi e le cene proponiamo varie soluzioni a costi contenuti. Contattarci per maggiori informazioni. ATTREZZATURE CHE SI CONSIGLIA PORTARE Abbigliamento comodo (da poter sporcare), scarpe da trekking e/o stivali di gomma, guanti, giacca cerata (in caso di freddo o maltempo). Blocco e penna, 1 macchina fotografica digitale (consigliata ma non indispensabile), altro materiale specifico concordato in itinere con i vari docenti. Il Corso partirà previo raggiungimento del NUMERO MINIMO di 8-10 partecipanti. Il NUMERO MASSIMO di corsisti ammessi sarà di 15, per garantire la qualità formativa. ALTRO: TIROCINI e SETTIMANE-FORMATIVE: al termine del percorso formativo il neo-Operatore potrà sostenere un periodo di TIROCINIO in una delle Strutture da noi consigliate, concordandone l’iter con il Responsabile. Tale esperienza è indispensabile per preparare l’Operatore all’attività professionale. Durante il periodo di Tirocinio la sua attività verrà supervisionata e monitorata e tutto sarà strutturato in maniera tale da permettere al corsista di sperimentarsi con la realtà lavorativa ed apprendere al contempo modalità di approccio, modelli e tecniche. Prima o durante l’esperienza di Tirocinio il corsista potrà partecipare ad apposite SETTIMANE-FORMATIVE che verranno organizzate presso la sede dell’Accademia in periodi di volta in volta identificati e resi noti. Tali esperienze riguardano la partecipazione diretta alle azioni di pianificazione degli interventi e prime fasi operative in presenza dell’equipe multidisciplinare e dei Referenti esterni (educatori, psicologi, insegnanti…) parte attiva del progetto in fase di avvio. In questa sede di reale progettazione ed organizzazione degli interventi il corsista potrà osservare ed apprendere importanti nozioni e pratiche. Per la partecipazione all’esperienza è previsto il versamento di una quota di partecipazione (contattare Alessandro Buonerba per i dettagli). Obiettivi principali di tali esperienze: offrire al corsista l’opportunità di sperimentare i propri limiti e le proprie potenzialità e conoscenze apprese, nonché approfondire le caratteristiche del ruolo per cui si stà formando e del contesto lavorativo. Potrà inoltre acquisire notizie, informazioni e contatti necessari per effettuare una scelta consapevole relativamente al suo futuro. Il confronto, poi, con gli esperti che incontrerà potrà favorire la crescita e l’apprendimento riguardo ad aspetti socio-relazionali e organizzativi dell’esperienza lavorativa come: capire i ritmi che bisogna rispettare quando si lavora, risolvere praticamente i problemi che si presentano in ogni momento, interfacciarsi con le esigenze delle varie tipologie di utenza, collaborare con gli altri al fine di raggiungere un risultato di qualità, cercare un continuo miglioramento, conoscere le implicazioni socio-economiche della sua futura attività. FORUM: di prossima attivazione un forum online per continuare a seguire il neo-Operatore ed accompagnarlo nelle sue prime esperienze, nonché mantenere i contatti con gli Operatori formatisi all’Accademia permettendo loro di confrontarsi e scambiarsi esperienze, proposte, iniziative, opportunità lavorative. Le sezioni del forum riguarderanno ad esempio: offro-cerco lavoro, compro-vendo-regalo asini, formazione e tirocini, materiali didattici-schede, progetti in essere, news, bandi, etc… CONTATTI Alessandro Buonerba - alessandrobuonerba@yahoo.it – 3290955623 Roberta Viggiani – info@movimentozoe.com – 3334722342 APPROFONDIMENTI: “Operatore nelle Attività di Mediazione con l’Asino nei Percorsi educativi, ri-educativi, riabilitativi e ludico-turistici”. Profilo di riferimento: Operatore nelle Attività di Mediazione con l’Asino nei Percorsi educativi, ri-educativi, riabilitativi e ludico-turistici. (Operatore formato per arricchire il lavoro di cura e la promozione del benessere delle persone mediante l’ausilio dell’asino). Possibili ambiti di intervento: Strutture Pubbliche quali Case-Famiglia per adolescenti, Centri Residenziali, Strutture Ospedaliere (Ospedali Psichiatrici Giudiziari e altro) o di Ricovero, Comunità per tossicodipendenti, Centri Diurni per disabili, IPAB-Istituti di Pubblica Assistenza e Beneficienza (Centri Diurni Socio-Riabilitativi, Case Protette per anziani), C.S.M., Case Circondariali, sedi dei Presidi socio-sanitari A.U.S.L., Scuole, Istituti Superiori. Strutture private per disabili, le mura domiciliari di soggetti privati (per lo più adolescenti o bambini), Fattorie Sociali (costituenda Rete di fattorie che impiegano parte delle risorse agricole per accompagnare azioni terapeutiche, di riabilitazione, di inclusione sociale e lavorativa di persone svantaggiate). Responsabilità: individuare le situazioni in cui è possibile attuare gli interventi. Progettare/valutare gli stessi (relativamente al proprio ruolo). Mediare ed arbitrare l’incontro con gli utenti (assicurando la sicurezza di tutti, attraverso le competenze acquisite ed approfondite in itinere e la capacità di lavorare in equipe multidisciplinari). Descrizione sintetica delle competenze di base da acquisire: Indicazione per Saperi: Sapere (conoscenze) Conoscere gli elementi di base di zooantropologia teorica e applicata (assistenziale e didattica). Conoscere le caratteristiche dell’asino e gli elementi di etologia ad esso ricondotti (nonché gli aspetti storico-culturali legati all'asino). Conoscere le modalità di gestione dell’asino durante gli incontri e per la sua cura quotidiana. Conoscere le modalità di organizzazione del gruppo e preparazione degli animali e delle attrezzature per effettuare trekking s. con l’asino (differenziati in base al percorso, all’ambiente, alle esigenze del gruppo, agli obiettivi etc.) e le tecniche di animazione da attuare durante i percorsi per rendere gli stessi educativi ed innovativi. Conoscere le modalità di organizzazione del set e del setting durante gli incontri. Conoscere gli elementi di base per la: pianificazione-progettazione-verifica degli interventi. Conoscere le metodologie e i protocolli di base per la strutturazione delle attività (assistenziali, didattiche, ludico-ricreative) durante gli incontri. Conoscere gli approcci valutativi e le tecniche ri-abilitative. Conoscere le caratteristiche e le esigenzendelle tipologie di utenza con cui si andrà ad operare e le caratteristiche del contesto in cui ci si troverà ad intervenire ed acquisire competenze per (inter)agire in equipe su tutta la filiera del servizio che si andrà ad erogare. Saper fare (capacità e abilità operative) Diverse sono le competenze che caratterizzano questa figura. Saper lavorare in un gruppo nel quale confluiscono più professionalità. Saper porre attenzione a quei bisogni che la persona in difficoltà spesso non riesce ad esprimere. Saper documentare il proprio lavoro in modo utile anche per gli altri operatori. Sapersi relazionare positivamente con la persona per limitarne il disagio rispettandola e rispettando l'etica del proprio ruolo. Saper dare continuità alle attività di animazione che contribuiscono alla socializzazione. Saper stendere progetti/programmi di intervento (riconoscendone le valenze e riuscendo ad individuare, a seconda dei casi, gli obiettivi e le modalità in base all’utenza di riferimento e al contesto e avendo acquisito le competenze per modulare in itinere: programmi, set, setting etc.) Saper svolgere il ruolo di “mediatore” attraverso le metodologie apprese (che verranno riproposte o rielaborate). Saper gestire le Relazione “triangolative”. Saper “leggere il linguaggio” dell’animale-asino e saperne riconoscere i bisogni per essere in grado di soddisfarli (aumentando le percentuali di riuscita dell’intervento e abbattendo i rischi). Saper organizzare percorsi riabilitativi soggettivi e di gruppo. Saper essere (capacità e abilità comportamentali e attitudinali stimolate durante il Corso) Nell’ambito del saper essere appare di fondamentale importanza la capacità di relazione umana con la persona. Attraverso la promozione di processi e dinamiche interpersonali, individuali, di gruppo e collettive (sia rispetto all’utente, sia rispetto alle altre figure professionali con cui ci si trova ad operare, comunicando in modo partecipativo). Quindi i corsisti verranno stimolati a sperimentare le proprie capacità in merito a: Capacità di gestione di un gruppo. Competenze nella risoluzione dei problemi e gestione delle situazioni problematiche/conflittuali. Attenzione all’animale e rispetto delle esigenze degli animali coinvolti. Attenzione ai bisogni dell’utente. Capacità di rapportarsi con le persone. Verranno Stimolate, Esplorate, Approfondite: Pazienza e capacità di ascolto. Capacità autocritica. Disponibilità. Comprensione. Discrezione. Capacità di adattamento. Creatività. Obiettivi finali: Trasferire e suscitare esperienze che creano il vissuto di base affinché gli Operatori, a secondo del ruolo che rivestono, siano capaci di intervenire con consapevolezza nelle diverse fasi dell’erogazione del servizio e del monitoraggio delle attività. In pratica il Corso fornisce le conoscenze teoriche e pratiche finalizzate alla formazione e qualificazione dell’Operatore che dovrà: Conoscere le nozioni fondamentali per comprendere il linguaggio e il comportamento dell’asino (alias per entrare in comunicazione con l’animale e soddisfare i suoi bisogni nel momento opportuno, al fine di avvalersi di un “compagno di lavoro” affidabile e motivato) ed essere in grado di gestire l’asino durante gli incontri in maniera “mirata” e consapevole. Riconoscendone, tra l’altro, le caratteristiche di “Ruolo” quale focus motivazionale, elemento di condivisione, fattore diversivo, soggetto di accreditamento, luogo di proiezione. (Ancora) l’ Operatore dovrà confrontarsi con tutte le fasi della filiera del servizio che si andrà ad erogare (dalla fase progettuale a quella operativa). Sarà, quindi, formato alla conoscenza delle basi metodologiche (e delle corrispondenti valenze educative ed assistenziali) delle attività che andrà a proporre. Dovrà acquisire le conoscenze basilari di progettazione, programmazione e verifica degli interventi, nonché relative ai protocolli da attuare prima, durante e dopo gli incontri. Verrà, inoltre, stimolato il suo interesse affinchè approfondisca le tematiche oggetto del Corso (in visione di una formazione più approfondita, continua ed elaborata). Requisiti di ammissibilità al Corso: La partecipazione al Corso è aperta in via preferenziale alle categorie professionali esplicitate nella nota a fine paragrafo e al personale e ai dirigenti delle Strutture oggetto di ambito lavorativo ma anche a tutti coloro che sono motivati ad approfondire l’argomento ed esplorarlo con più metodologia. In pratica, a chi vuole operare in questa affascinante dimensione del settore sociale con motivazione e coscienza. Requisiti Preferenziali: appartenenza alle categorie professionali di cui sotto. Requisiti Obbligatori: aver compiuto la maggiore età ed essere in possesso di un Diploma di Scuola Media Superiore. Nota: lo svolgimento delle attività oggetto del Corso, è il risultato della collaborazione tra numerose figure professionali tra cui compaiono: Medico, Psicologo, Terapista della riabilitazione, Assistente sociale, Infermiere, Insegnante, Pedagogista, Educatore, Animatore, Psicomotricista, Veterinario, Etologo, zooantropologi, Volontari che operano lungo tutta la filiera del settore sociale, etc., che interagiscono sul campo (sia nella fase di progettazione e valutazione che nello svolgimento delle attività in qualità di operatori) ciascuna con il proprio specifico ruolo ma in modo complementare. Modalità didattiche: - Lezione frontale secondo i principi di: Gradualità nell’esposizione dell’argomento e nelle fasi di istruzione pratica; Adattamento dei ritmi dell’esposizione a quelli dell’apprendimento; Uso di un linguaggio condiviso dai partecipanti al corso; Ripetizione delle informazioni e dei concetti chiave; Comparazione tra le informazioni teoriche ed esempi, analogie, associazioni a situazioni pratiche; Focalizzazione costante dell’attenzione degli ascoltatori sugli aspetti chiave; Comunicazione visiva delle informazioni teoriche attraverso schemi, disegni, videotape, dimostrazioni multimediali; Spazio per le domande. - Laboratori (individuali e/o di gruppo) - Gioco - Manipolazione - Simulazione - Role-playng - Ricerca-azione - Brainstoming - Discussioni di gruppo - Case work - Attività di ricerca e osservazione sul campo - Visione di foto e filmati Il Corso prevede un’alternanza teoria/pratica costante per dare modo ai corsisti di sperimentarsi nelle attività a loro proposte e focalizzare l’attenzione sul Fare oltre che sulla Conoscenza. Sperimentare e Sperimentarsi in maniera tale da poter personalizzare il loro lavoro, partendo dal proprio vissuto esperienziale ed emozionale, e meglio riuscire a fornire agli utenti un servizio di qualità che non esula dalla conoscenza profonda dell’esperienza operativa che si mette in essere (durante gli incontri). La pratica avrà, quindi, un ruolo fondamentale in quanto non basta conoscere teoricamente i meccanismi di seduta, bisogna anche saperli realizzare in modo operativo (scegliendo i giusti collaboratori) e comprendere i benefici profondi dell’esperienza dopo averla vissuta. Solo in questo modo si può provare a strutturare con gli utenti incontri di “risonanza emotiva” per motivarli all’attività e garantire la qualità del percorso in termini di risultati. I corsisti saranno incoraggiati, inoltre, ad essere creativi e a sviluppare un’analisi critica relativa a libri, tecniche, idee. Verifica finale: Certifica l’avvenuto innalzamento degli standard culturali e formativi e l’acquisizione di competenze specifiche. Inoltre questa fase diventa una parte fondamentale della valutazione dell’intervento, confermando o meno l’efficacia del percorso formativo proposto. Modalità: la valutazione finale darà la possibilità, agli stessi corsisti, di sperimentarsi e ai docenti esaminatori di valutare con particolare attenzione ogni singolo allievo (dal punto di vista del Sapere, del Saper Fare e del Saper Essere) visto il delicato settore in cui si troveranno ad operare. Oggetto della valutazione saranno le competenze di base, trasversali e tecnico/operative apprese. Contenuti della Verifica finale (che comunque verranno esposti nel dettaglio durante il Corso, con largo anticipo rispetto alla data prevista): i corsisti, divisi in gruppi di lavoro, si sperimenteranno nella risoluzione di uno o più quesiti sottoposti loro dai docenti (nella mattina). Gli stessi verranno corretti e commentati con i docenti (nel pomeriggio) che sottoporranno loro domande ad hoc ed eventualmente richiederanno simulazioni delle attività oggetto della prova. Esempio: pianificazione di percorsi utilizzando le conoscenze e le metodologia apprese. Premiata oltre alla qualità e all’impegno, anche l’originalità. Alle discussioni dei singoli gruppi potranno assistere tutti gli altri ed, eventualmente, alla fine dell’intervento verrà dato spazio alle domande (in maniera tale da stimolare riflessioni critiche e fare in modo di trasformare anche il momento della Verifica finale in un momento formativo). Nota: la data della Verifica verrà comunicata tramite email (o telefonicamente). Quando: una volta l’anno. Periodo di svolgimento: giugno (orientativamente).
La preghiera dell' asino
Signore,ormai stiamo per scomparire......
Mi han detto che in Italia siamo rimasti in solli centomila......
E vero:siamo semplici asini....
Però il grande Omero ci ha cantati in versi sublimi
e tu stesso uno di noi hai cavalcato!
Conservaci , Signore!
Che sarebbe il presepio senza asino?
Che sarebbe il mondo?
C'è sempre bisogno di qualche asino che tiri avanti il silenzio,
senza mostrarsi in televisione;
c'è sempre bisogno di qualche asino
che sappia solo dare e mai prendere,
mai rubare!
Signore, salva questi asini:
sono essi che salveranno il mondo!
Mi han detto che in Italia siamo rimasti in solli centomila......
E vero:siamo semplici asini....
Però il grande Omero ci ha cantati in versi sublimi
e tu stesso uno di noi hai cavalcato!
Conservaci , Signore!
Che sarebbe il presepio senza asino?
Che sarebbe il mondo?
C'è sempre bisogno di qualche asino che tiri avanti il silenzio,
senza mostrarsi in televisione;
c'è sempre bisogno di qualche asino
che sappia solo dare e mai prendere,
mai rubare!
Signore, salva questi asini:
sono essi che salveranno il mondo!
giovedì 16 febbraio 2012
Titina
Se bella giu satore
Je notre so cafore
Je notre si cavore
Je la tu la ti la twah
La spinash o la bouchon
Cigaretto Portabello
Si rakish spaghaletto
Ti la tu la ti la twah
Senora pilasina
Voulez-vous le taximeter?
Le zionta su la seata
Tu la tu la tu la wa
Sa montia si n'amora
La sontia so gravora
La zontcha con sora
Je la possa ti la twah
Je notre so lamina
Je notre so cosina
Je le se tro savita
Je la tossa vi la twah
Se motra so la sonta''
Chi vossa l'otra volta
Li zoscha si catonta
Tra la la la la la la''
Grazie per i commenti.
Je notre so cafore
Je notre si cavore
Je la tu la ti la twah
La spinash o la bouchon
Cigaretto Portabello
Si rakish spaghaletto
Ti la tu la ti la twah
Senora pilasina
Voulez-vous le taximeter?
Le zionta su la seata
Tu la tu la tu la wa
Sa montia si n'amora
La sontia so gravora
La zontcha con sora
Je la possa ti la twah
Je notre so lamina
Je notre so cosina
Je le se tro savita
Je la tossa vi la twah
Se motra so la sonta''
Chi vossa l'otra volta
Li zoscha si catonta
Tra la la la la la la''
Grazie per i commenti.
lunedì 6 febbraio 2012
La ruota del criceto
La ruota del criceto gira, gira. Ci fermiamo solo per mangiare un po’ di cibo. Per dormire. E ogni mattina la ruota ci aspetta. Più muoviamo le nostre zampette, meno pensiamo. Un giorno scenderemo dalla ruota, apriremo la gabbia per inseguire i nostri sogni.
Ma quando? Domani, dopodomani, l’anno che verrà? Vecchi con la pensione minima?
Qual è il momento giusto per cambiare e provare a vivere se non ora?
Il Passaparola di Simone Perotti, scrittore:
Pensare, studiare, cambiare. (espandi | comprimi)
Ciao agli amici del blog di Grillo, mi chiamo Simone Perotti, sono uno scrittore, ho lavorato per 19 anni in azienda, poi ho deciso di occuparmi soltanto di scrittura e di navigazione, per campare prima del successo dei miei libri, perlomeno ma tutt’ora faccio il marinaio, lo skipper, l’istruttore di vela, pulisco barche, faccio tutto quello che si può in mare.Le cose nella vita si fanno sempre per due ragioni: o per amore o per forza, in questo caso la decrescita non sarà più una scelta come da qualche anno è per molte persone, molto più di quello che pensiamo tra l’altro, ma sarà necessaria perché la grande promessa che avremmo tutti lasciato le campagne, poi addirittura lasciato le industrie, saremmo tutti vissuti nelle città, avremmo avuto tutti una cravatta, una scrivania, una macchinina, una casetta, una vita borghese come ci era stata promessa dal Sistema, questa promessa non verrà realizzata, non si può fare. Il sistema non drena più tutte le risorse lavorative che doveva inglobare, non può dare, non può più assicurare benessere come prometteva e quindi si è trattato di una truffa o quantomeno grave errore di valutazione. La cosa più grave e più spiacevole di questo periodo è osservare come gli attori di questo sistema, quelli che l’hanno pensato, studiato, che ne sono stati sacerdoti, non stanno facendo alcuna autocritica, perché capirei l’errore, anche ammettendo la buona sorte e la buonafede… però adesso evidentemente le cose sono troppo chiare, troppo palesi e bisognerebbe che qualcuno dicesse: “Ci siamo sbagliati!”. Un sistema come questo capitalismo che promette benessere a tutti, ma non lo mantiene, non lo si può realizzare, occorre rifondare questo capitalismo, ne parlava nel 1977 già Berlinguer, così come Pasolini, così come tanti altri.
Non li abbiamo ascoltati, oggi è il momento dell’autocritica, né Monti, né nessun altro fa autocritica e questo non va bene, non si possono chiedere cambi di rotta senza che il comandante ammetta di averla sbagliata in partenza.
Questa decrescita necessariamente dovrà esserci, saranno 1, 2, 3, 4, 10 passi indietro, ovviamente questo non sarà indolore. Le cose fatte per amore c’è una motivazione forte, c’è un convincimento. Le cose fatte per forza invece sono diverse, vanno fatte senza aspettarsele, vanno fatte adesso e questi passi indietro saranno pesanti per tutti quelli che non li avevano preventivati. Quelli che già da tempo vivono in maniera più sobria, cercando di consumare meno, di dedicare meno tempo al lavoro perché il denaro che se ne trae non è così essenziale per vivere il più facilmente possibile, chi si è già posto il problema di consumare meno, di essere più libero, non dovendo per forza lavorare, ma facendolo per quanto basta e per il tempo che serve, questi signori saranno molto più avvantaggiati. Questo schema va cambiato perché non si può più portare avanti e ce ne è un altro che attende di essere studiato, i nostri intellettuali, i nostri economisti non mi pare che stiano facendo passi in avanti per cercare un nuovo schema di riferimento. Si è passati dalla monarchia alle Repubbliche teorizzando prima politicamente le Repubbliche, dal feudalesimo a altri sistemi avendo pensato una nuova ipotesi di organizzazione, questo è il primo caso nella Storia in cui si passa a una nuova condizione senza averla teorizzata, se non per i pochi emarginati e vilipesi teorici della decrescita che un po’ di ragionamento su questo l’hanno fatto.
In ogni caso in assenza di una guida occorre cambiare e questo pone la responsabilità sugli individui che, come singoli, devono pensare, studiare, cambiare.
Collegarsi con la realtà (espandi | comprimi)
La decrescita non è stare sul divano a non fare niente dalla mattina alla sera, non è non lavorare per il gusto di fare i fancazzisti, la decrescita è un nuovo modello di sviluppo, non un modello di involuzione, non partecipare alla liturgia quotidiana di un’economia che è condannata a crescere altrimenti collassa. Non vuole dire non avere altro da fare e desiderare anzi di non fare nulla, vuole dire fare quello che è giusto, consumando il giusto e non più del giusto, immaginando uno sviluppo del nostro Paese basato su cose diverse, visto che siamo senza risorse energetiche, senza minerali, ma con altre cose molto importanti che sono il nostro paesaggio, i borghi abbandonati che vanno recuperati. L’edilizia nuova non è possibile, non c’è più spazio, occorre recuperare l’edilizia vecchia e antica che invece aspetta di essere recuperata, tra l’altro per salvare anche il territorio da frane e da collassi a cui assistiamo sempre più spesso. Occorre ripulire questo Paese per renderlo un giardino, ripulire i mari. Solo pulire tutte le coste, tutto il mare, serve a occupare decine di migliaia di persone per tanto tempo, rendendo questo paese il migliore dove fare turismo, dove fare accoglienza. Serve produrre energia elettrica in maniera diversa, perché le case devono essere alimentate in maniera diversa dall’energia che deriva dalla combustione di idrocarburi, le cose da fare sono tantissime e la cosa grave è che nessuno sta pensando a un programma senza tanti voli filosofici.
Per me il discorso è stato molto semplice, ho lavorato 19 anni e ho avuto anche una discreta carriera, ho iniziato come precario e poi alla fine sono diventato dirigente. Sono stato fortunato, mi sono impegnato moltissimo, credevo nell’ipotesi che mi era stata prospettata, quella di lavorare tanto con impegno e partecipare alla crescita diffusa, a un certo punto mi sono banalmente reso conto che le cose non stavano così, io lavoravo tantissimo, anzi lavoravo esclusivamente, il tempo per tutto quello che era importante per la mia vita non c’era più, il denaro che ne scaturiva era denaro che non mi serviva perché serviva a acquistare oggetti inutili, spesso e volentieri spingeva a spendere denaro che neanche avevo, quindi facendo uso del credito per comprare cose che dovevano impressionare chissà chi. Questo schema non produceva benessere, uno deve farsi molto semplicemente i conti: “Quello che faccio mi fa stare bene? Sono felice?”. La mia opinione è che la vita è una ricetta e una buona ricetta non si fa mai con un ingrediente solo, si fa con molti ingredienti ben miscelati e in equilibrio, ma è la mia opinione, semplicemente per me le cose non stavano più così. Sono con 4, 5 maglioni uno sopra l’altro perché a casa mia fa un freddo porco, perché non ho il riscaldamento, brucio solo la legna del camino, mi scaldo, sto a un metro e mezzo dal camino, come mi allontano fa un freddo cane, però questo non ha un impatto sul mio malessere o sul mio benessere, semplicemente è una scelta.
Tutte le volte che devo comprare qualcosa mi collego a una spesa che implica una schiavitù e dato che le cose che mi rendono felice sono altre, mi accollo anche il problema di avere freddo di inverno o di dovermi scaldare spaccando la legna e facendo fatica. Questa fatica mi sono reso conto che non era una cosa da evitare, anzi semmai era una cosa da ricercare perché tutta quella mancanza di fatica che rilevo in un comodo ufficio a Milano o in una casa iper riscaldata che devastava tonnellate di petrolio al giorno, quella vita lì, quell’assenza di fatica non era una risorsa così imprescindibile, anzi forse nella vita bisogna farne un po’ di fatica fisica perché questo serve a mantenere il collegamento con la realtà.
Era possibile cambiare vita, bastava spendere poco, bastava ridurre i propri consumi, bastava vivere in posti dove le case costano 300 Euro al metro quadrato e non 6 mila come nelle grandi città, dove peraltro quando si va a fare la spesa si spende molto meno, per mangiare una persona che non debba andare al ristorante 4 volte a settimana, spendendo 6/7 mila Euro all’anno, può cucinare da sé. Io a Spezia mangio pesce dalla mattina alla sera perché è una delle cose che costano meno e questo è assolutamente fattibile, spendo 15/18 Euro di bolletta elettrica a bimestre, autoproduco una parte delle cose che mangio e posso fare ancora molto di più perché sono all’inizio. Tutto questo è l’inizio di una nuova vita, faccio anche fatica e poi nel tempo imparerò a fare meglio altre cose, però non è impossibile, l’unica vita possibile non è quella che ci dicono che dobbiamo fare, non è quella nelle grandi città a fare lavori che spesso e volentieri non sono quelli che avremmo scelto seguendo le nostre passioni, guadagnando denaro e cercando certezze, ma come si fa a cercare certezze in una vita in cui l’unica certezza è che poi a 90 anni moriamo? Se ho cambiato lavoro muoio prima? Morirò a 90 anni pure io e nel frattempo avrò tentato di fare del mio meglio per vivere, cosa faccio muoio di fame? Queste sono nostre paure alimentate dalla pubblicità, dalla controinformazione per cui se molli il lavoro sei fregato, se esci dal Sistema non rientri più.
Recuperare il nostro tempo (espandi | comprimi)
La merce più rara in circolazione è il tempo, tempo che ha una caratteristica, persino i soldi si dice che vanno e vengono, il tempo va e basta, non viene, Seneca duemila anni fa lo sapeva bene, lo sapevano i pre socratici, lo sa la filosofia che ha tentato di indirizzare l’uomo nel corso del tempo e tutta la cultura universale, gli unici che non lo sanno siamo noi, per cui come se ne avessimo a dismisura buttiamo il tempo dalla mattina alla sera e per tutta la vita in cose non essenziali per farcela vivere nel modo più originale e autentico possibile, come se quel tempo intanto ce ne è talmente tanto che il momento giusto per fare le cose che contano verrà, ma quel momento non verrà mai perché quel momento è oggi. Da qui a quel giorno, ammesso che arrivi, noi avremo buttato del tempo, questa semplice, banale constatazione è già di per sé un buon motivo per cercare di cambiare i propri ritmi. Da quando ho smesso di andare in ufficio tutti i giorni, vivendo con poco, cerco di utilizzare nel modo migliore il tempo, vivo in maniera molto diversa e mi sento molto meglio perché ho tantissimi progetti, tantissimi sogni da tentare di realizzare, il tempo che ho a disposizione è tutto per questi sogni, è tutto per me, è tutto per le persone che amo, che oggi posso finalmente andare a trovare. Sono tragiche quelle telefonate in cui ci sentiamo, con il nostro migliore amico peraltro, non con un conoscente, e iniziamo la telefonata già per la prima metà parliamo di cose tipo “Ciao come stai, ma non ci sentiamo mai, non riusciamo… no una sera dobbiamo veramente vederci, e una sera di queste ci vediamo perché dobbiamo proprio stare un po’ insieme” e naturalmente questo non avverrà mai perché passiamo tutto il tempo con persone che non abbiamo scelto, che sono spesso e volentieri dei colleghi che ci sono stati imposti, che strangoleremmo con le nostre mani e che grazie a Dio non strangoliamo.
Tutto quel tempo è una ricchezza gettata via che dovrebbe farci dormire notti agitatissime per la responsabilità che ci assumiamo gettando via il tempo. Una delle cose più urgenti da fare, crisi o non crisi, è proprio recuperare il nostro tempo e di tentare di vivere questo breve passaggio terrestre, perché potremmo tra non morire a 90 anni, ma domani se abbiamo un malanno o cose assolutamente normali che capitano. Poi c’è ancora della gente in giro che è superstiziosa e di queste cose non parla, non si sa bene da dove vengano, dal Medioevo oppure no, ma noi che siamo spero uomini della modernità, possiamo tranquillamente parlare del fatto che si può morire in un momento che non sappiamo qual è, il Vangelo ammonisce “State allerta perché non conoscete né il luogo, né l’ora”, non sono cattolico, anzi sono anticlericale però quello è un bellissimo libro che dovremo in qualche modo recuperare.
Un saluto a tutti, passate parola!
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